lunedì 30 giugno 2008

Case Popolari: nessun diritto

Non sappiamo quanto sia stata sbandierata la questione delle case popolari. Si possono notare dei programmi di attualità che trattano il caso, certo, ma sempre in orari decisamente distanti dal prime time.

Alcuni politici inneggiano all'occupazione delle case, in un periodo storico in cui la casa stessa, di proprietà o meno, più che un diritto umano, diventa un lusso. Abitazioni dalle metrature quadre che impediscono l'installarsi di una famiglia intera, della serie: attenzione a fare un figlio che sennò ci tocca chiuderlo nell'armadio. A parte l'abusivismo edilizio che continua ad imperversare nella Penisola in maniera semi esponenziale, e in particolar modo in alcune zone in cui i Costruttori la fanno da padroni alternandosi sulle poltrone di Sindaci (ed altre figure politiche), ci sta l'evidente problema dell'occupazione delle case popolari.

L'occupazione delle case popolari, gestite dall'Ater, è la metafora del culmine della Lotta fra Poveri, invece che fra le classi. Usata dalla malavita, viene, come già accennato sopra, sostenuta da alcuni nostri politicanti... Visto che il racket guadagna 3.000 euro circa a persona, sull'occupazione di questi appartamenti che dovrebbero servire ad altri in lista da tanto tempo, viene decisamente da pensare male riguardo ad alcune connessioni. CONTINUA

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