È il 58° tra i più caldi degli ultimi due secoli, ma il sesto per piovosità. Lo attesta la banca dati dell’Isac-Cnr
Il freddo polare che ha investito l’Europa insieme ai dati che attestano la riduzione della velocità dell’arretramento oppure la ricostituzione di alcuni ghiacciai, stanno diffondendo in questi giorni la tesi di una inversione di tendenza rispetto al ‘global warming’ sostenuto dalla maggior parte degli studiosi e dei media. Ma i dati rilevati dall’unica banca dati italiana che consideri in modo omologo le tendenze di temperatura e piovosità degli ultimi due secoli inducono a maggior prudenza. CONTINUA
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